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Come si fa a diventare un giocatore di golf professionista
Il passaggio dallo status di dilettante a professionista è una delle argomentazioni che affascinano di più tutti i giocatori di golf: non per niente tutti i grandi campioni di golf sono professionisti ed è facilmente immaginabile che il sogno di ogni giocatore sia di poter arrivare, un giorno, a competere con gli idoli sportivi che si vedono in televisione.
Il ragionamento parte sostanzialmente da questa constatazione: qualunque grande campione di golf, da Arnold Palmer a Tiger Woods, nei primi anni della loro vita sportiva, sono stati dei giocatori dilettanti che a un certo punto sono "diventati" professionisti e poi hanno scritto la storia di questo gioco.
Dunque, potenzialmente, qualsiasi giocatore ce la potrebbe fare: la teoria non esclude questa possibilità, ma come vedremo, la pratica la rende una impresa quasi impossibile.
Prima di parlare del percorso da seguire, parliamo di cosa comporta il cambio di status da dilettante a professionista.
Innanzitutto da professionista decade definitivamente il concetto di handicap e la modalità di gioco sarà sempre medal scratch (ovverosia si gioca sempre conteggiando il numero di colpi per concludere le buche e con punteggio effettivo lordo).
Lo status di professionista da anche due ulteriori prerogative (che sono poi le cosiddette "opportunità di carriera"):
- giocare a golf per concorrere a vincere premi in denaro, come i campioni che si vedono in televisione
- il diritto di insegnare il gioco del golf, ovverosia di essere un maestro di golf ufficiale.
Vediamo ora quali sono le modalità di passaggio di status attualmente possibili in Italia:
- Conquistare da dilettante la "carta" (ovverosia il diritto di gioco) per un circuito professionistico. E' bene specificare un dettaglio che non tutti sanno: per acquisire il diritto di gioco in un circuito di golf professionistico esiste una fitta rete di "prequalifiche" a cui possono prendere parte anche i giocatori dilettanti, partendo dalla primissime eliminatorie, purchè abbiano un handicap di gioco inferiore a 3 (varia da qualifica a qualifica) e/o che siano classificati nel ranking nazionale dilettanti. Per una lista dei circuiti professionistici esistenti, vi rimandiamo a consultare la nostra pagina specifica dei Link
Per semplificare l'interpretazione, la statistica ci dice che se avete un handicap superiore a 0 è molto raro riuscire a passare attraverso questa strada.
- Partecipare con successo al torneo di "preselezione" che ogni anno si svolge presso il Golf Nazionale. Per iscriversi è necessario avere un handicap inferiore a 4,4 e il "successo" è riservato a un numero chiuso di pochi giocatori (solitamente massimo 8) che devono contemporaneamente realizzare un risultato di gioco inferiore ad un punteggio limite di riferimento.
Questo tipo di strada è più adatta a quei giocatori che desiderassero intraprendere una carriera da maestro ufficiale.
In ogni caso, visto il crescente livello del gioco del golf in Italia, anche questa strada lascia poche speranze di successo a giocatori con handicap superiore allo 0.
La Federazione Italiana Golf si riserva comunque il diritto di poter promuovere direttamente allo status di professionista quel giocatore che abbia dimostrato meriti sul campo adeguati ma che non abbia completato nessuna delle due strade precedentemente descritte: una ipotesi che esiste ma che praticamente mai viene posta in essere.
Concludiamo questa sezione con una nota: il passaggio da dilettante a professionista non è un "automatismo" o un "obbligo" al raggiungimento di un livello di gioco di estrema abilità: è una opportunità subordinata ad una volontà diretta del giocatore.
Per intenderci, un dilettante che raggiungesse un livello di handicap di -4 (cioè sotto lo zero), può serenamente continuare tutta la sua vita da dilettante con quell'handicap se non è interessato alla carriera da professionista.
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