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Il Clubfitting
Quando ci rechiamo in un negozio di golf troviamo solitamente esposti una miriade di set di ferri, di legni, di putters, e tutto quanto serve per il golf. La caratteristica che accomuna tutta questa attrezzatura in vendita è che è realizzata secondo le misure standard del golf: la lunghezza di un ferro 7 standard di qualsiasi casa produttrice, al pari del loft (quasi sempre) e del lie sono uguali per tutti.
Questo perchè storicamente è stata definita quella misura che permette di realizzare le attrezzature in modo "standard" e che può andare abbastanza bene per qualsiasi giocatore.
Il vantaggio di tutto ciò è sicuramente identificabile in due punti: minori costi di produzione (e anche di acquisto per il giocatore) e immediata disponibilità dell'oggetto desiderato.
La scienza del clubfitting è quella disciplina volta ad eliminare il concetto di attrezzatura che va bene "all'incirca": ogni giocatore, per caratteristiche fisiche e atletiche, è diverso dall'altro e per questo motivo è possibile personalizzare il set di bastoni a tutte le particolarità che rendono il giocatore unico.
Il vantaggio di questa disciplina risiede nel fatto di avere una attrezzatura assolutamente creata in base al proprio corpo/movimento, con migliore comodità e probabile performance di gioco.
Lo svantaggio è esattamente il contrario dei punti di forza dello "standard": costi maggiori e maggiori tempi di attesa per avere l'attrezzatura.
Vediamo quali sono le fasi salienti di questo processo.
- Analisi dello swing e del giocatore
Il primo passo da compiere è quello di recarsi in un centro di clubfitting (ormai presente anche nella maggior parte dei proshop, o fornito da centri specializzati in merito) e sottoporsi, per una modica cifra, a una sessione di analisi dello swing.
Questo processo potrà richiedere massimo un'ora, e prevede che vi vengano prese le misure delle parti significative delle braccia (distanza tra terra e punta delle dita della mano con braccio accostato al corpo, misura della mano e delle dita) e successivamente vi vengono fatti fare una serie di swing di prova nella postazione di analisi dello swing, dove è presente una attrezzatura tecnologica in grado di misurare la velocità di passaggio della testa del bastone al momento dell'impatto con la palla e di registrare il vostro movimento nel corso della sua evoluzione.
Da tutto questo studio si evincono una serie di dati che permettono al clubfitter di identificare tutte le specifiche tecniche che dovrebbe avere il bastone adatto a voi: potrebbe essere necessario avere una shaft più lungo (si parla di +/- 3 o 4 centimetri rispetto allo standard) e in base alla vostra postura di inizio swing potrebbe essere confortevole o utile modificare il lie dei ferri (anche qui +/- 1 o 2 gradi rispetto allo standard). Dalla velocità di passaggio della vostra testa del bastone si evincerà il grado di "rigidità" dello shaft che dovreste montare sui bastoni (regular, stiff, extra stiff....ecc) e così via.
Da questa analisi potrebbe anche emergere che il bastone ideale per voi è quello standard in tutto e per tutto, con notevole beneficio in termini di spesa e reperibilità delle attrezzature.
Alla luce di questo primo passaggio desideriamo anche sottolineare che non ha molto senso recarsi in un centro di clubfitting quando si è dei neofita del golf o comunque fino a quando non si è raggiunta una discreta abilità di gioco, che corrsiponde con il fatto di avere ormai una postura golfistica sostanzialmente definitiva.
Questo perchè finchè il proprio gioco è in fase di forte evoluzione di movimento le vostre caratteristiche dello swing cambieranno significativamente, andando a invalidare lo studio precedentemente fatto dal clubfitter, e quindi a un certo punto lo dovrete rifare da zero.
- Dal clubfitting al clubmaking
Ora che avete la "lista della spesa" che vi ha fatto il clubfitter, dovete trovare il clubmaker, ovverosia chi vi personalizza i bastoni secondo le specifiche definite dal clubfitter.
Solitamente dove fate la sessione di clubfitting vi possono sempre proporre anche la realizzazione delle attrezzature.
Se siete andati a fare la sessione di fitting in un pro-shop, vi proporranno sicuramente la realizzazione operata direttamente in "fabbrica" da una delle aziende "note" del golf in Italia, che ormai prevedono questa possibilità tramite un ordine speciale che solitamente vi può costare da 0 a un piccolo extra rispetto al prezzo di listino dei bastoni che avete scelto. Tenete presente che il cosiddetto "prezzo di listino" lo pagate solo in caso di questi ordini speciali, perchè i ferri standard, se aspettate qualche mese dopo l'uscita ufficiale sul mercato, iniziano a trovarsi notevolmente ribassati un pò ovunque.
Se avete invece scelto un clubfitting center specializzato, le possibilità di personalizzazione andranno crescendo (anche la spesa però.....) perchè saranno in grado di proporre una ulteriore serie di marchi golfistici meno noti alla grande massa, ma realizzati specificatamente per il clubfitting, e che vi potranno veramente far avere dei bastoni esclusivi e unici.
La conclusione di questo articolo non può che essere la risposta alla seguente domanda: ma il clubfitting serve davvero a migliorare le proprie performance di gioco, considerato che vengono apportati solo "piccoli" aggiustamenti rispetto allo standard?
Non esiste una risposta univoca a riguardo: quello che vale per un giocatore non è detto che valga per tutti. La nostra opinione in merito è comunque favorevole per i seguenti aspetti:
- in termini statistici, avere una attrezzatura più adeguata alle proprie caratteristiche porta sicuramente a un miglioramento anche se a volte può sembrare impercettibile.
- in termini psicologici, l'autoconvincimento di essere finalmente in possesso di una attrezzatura più performante (l'"Excalibur" del golf....) vi può far fare dei miglioramenti di risultato che neanche immaginate! D'altra parte questo è il golf.....
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